L’inquisizione

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L’inquisizione

La storia della nuova Inquisizione ha inizio nel 1949 quando, con la prima bolla emanata dal neoeletto Papa Leone XIV, la “Cum Sigillo Fidei”, venne dato al Cardinale Santarosa il potere di riformare la Santa Inquisizione.

L’ordine riformato da Gregorio Santarosa non è la copia di ciò che fu storicamente, essendo differente nell’organizzazione gerarchica, nei compiti da svolgere, nei mezzi impiegati e negli scopi manifesti. Il potere che il Papa dette all’Inquisizione all’atto della sua nascita era già enorme, ma l’emanazione del “Decalogus Fidelis”, nel 1950, ne ampliò ancora di più la portata, rendendo ad oggi questo organo ecclesiastico il più potente e temuto in tutto il Sanctum Imperium.

Il Tribunale del Santo Uffizio (altro nome con il quale è conosciuta l’Inquisizione) è una creatura plasmata ad immagine e somiglianza del suo fondatore e attuale comandante supremo: il Cardinale e Grande Inquisitore Gregorio Santarosa.

La Santa Inquisizione l’organizzazione, facente parte della Chiesa Cattolica, che ha il compito di mantenere l’ordine morale all’interno del Sanctum Imperium. Fanno parte dell’Inquisizione sia ecclesiastici che laici, questi ultimi, però, solamente con compiti di supporto agli Inquisitori. Gli ecclesiastici che militano nell’Inquisizione rientrano nell’Ordine dei Frati Inquisitori, un vero e proprio ordine monastico che spesso viene assimilato in tutto e per tutto all’Inquisizione. Il personale ecclesiastico facente parte dell’Ordine dei Frati Inquisitori è diviso per gradi in: Grande Inquisitore, Magistri, Inquisitori, Novizi.

Il personale laico in forza all’Inquisizione comprende: Conversi, Notai, Commissari del Santo Uffizio. Ognuno dei membri dell’Inquisizione dipende sempre e solo da un suo superiore, quindi può essere giudicato solo da un Tribunale Inquisitoriale e non dall’autorità Cardinalizia o Vescovile. Al vertice della gerarchia dell’Inquisizione vi è il Grande Inquisitore, che è sottoposto solo al volere diretto del Papa ed è il capo assoluto del Santo Uffizio.

La sua parola è legge, la sua carica dura a vita. Ad oggi il Grande Inquisitore è il Cardinale Gregorio Santarosa. Sotto la figura del Grande Inquisitore vi è il Consilium Inquisitionis (Consiglio dell’Inquisizione) composto da sei Magistri scelti dal Grande Inquisitore stesso in base all’esperienza maturata, cosa che non sempre coincide con l’anzianità raggiunta. Il Consilium ha il compito di vagliare alcune richieste mosse dagli Inquisitori o da altri Magistri, e di eleggere il nuovo Grande Inquisitore alla morte di quello in carica. Far parte del Consilium è un onore che dura tutta la vita e può essere revocato solo dall’espulsione coatta del Magister dall’Ordine dei Frati Inquisitori.

Al di sotto del Consilium vi sono gli altri Magistri ovvero i Frati Inquisitori anziani che non fanno parte del Consilium. Questi individui sono Inquisitori esperti, che ricevono il titolo come un atto di stima da parte del Consilium.

Sottoposti ai Magistri vi sono gli Inquisitori, il cui compito è quello di scandagliare il territorio de Sanctum Imperium in modo da scovare e distruggere l’eresia. Ogni Inquisitore ha sotto di sé un certo numero di Conversi, il vero e proprio braccio armato dell’Inquisizione, e un Notaio, che lo aiuta nello stilare i verbali dei processi. Alcuni Inquisitori possono avere con sé anche un Sotium Inquisitoris, cioè un Novizio tirocinante, e un Commissario del Santo Uffizio, cioè una vera e propria spia agli ordini dell’Inquisitore stesso.

Alla base della gerarchia vi sono i Novizi, i semplici frati entrati da poco nell’Ordine dei Frati Inquisitori, che non hanno ancora il diritto di fare alcunché, se non di interessarsi alle faccende pratiche, alla preghiera, allo studio e, soprattutto, alla burocrazia e all’ordine.

Re Bianco

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