L’ordine dei Templari

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L’ordine dei Templari

L’Ordine militare monastico dei “Poveri Compagni di Cristo e del Tempio di Salomone, più comunemente conosciuto come Ordine dei Cavalieri del Tempio, fu riconosciuto come ortodosso da Papa Pio XIII con la bolla “Non Nobis Domine”.

L’Ordine fu quindi ricreato nel 1949, con il preciso scopo di servire come milizia privata del Pontefice, dopo che fu sciolto nel lontano 1312 da Papa Clemente V.

Con l’avvento di Papa Leone XIV, l’Ordine fu sul punto di essere nuovamente sciolto dopo appena due anni di vita, ma il concorso di due eventi lo resero invece più forte. Il primo fu il tentativo di omicidio del Pontefice messo in atto da un giovane Frate Inquisitore esaltato, che fece seriamente preoccupare il Papa per la sua incolumità futura, e il secondo fu la morte del primo Gran Maestro dell’Ordine, al quale succedette l’attuale Gran Maestro, Renato da Chianciano, uomo di forte personalità e carisma.

Da quel momento, l’Ordine Templare si occupò sempre di più della sicurezza della persona del Papa e anche della difesa del paese, fungendo da esercito sia contro i nemici vivi che contro i Morti. L’Ordine è organizzato su base gerarchica con la seguente suddivisione: II Gran Maestro, che ne è capo assoluto in vita, i Maestri, che hanno le funzioni di amministratori e di alti ufficiali, gli Adepti, che sono i combattenti veterani e fungono da sottufficiali, ed infine gli Erranti.

I Templari non hanno alcun potere giuridico e non possono compiere alcun arresto, se non in modo “preventivo” per poi assicurare gli imputati agli Excubitores e ad un Inquisitore. In compenso niente vieta ai Templari di dispensare morte a tutti coloro che li minaccino. Visto che “chi minaccia i Templari minaccia il Papa in persona”, come recita una famosa frase di Pio XIII.

I Templari non possono essere giudicati da nessun tribunale al di fuori che dal Gran Maestro in persona, che può comminare le pene a proprio piacimento. Alcuni reati sottoposti al giudizio del Gran Maestro: qualsiasi reato di qualsiasi natura commesso da un Templare (Errante, Adepto o Maestro). Gli Scudieri vengono giudicati dall’Inquisizione, non essendo ancora Templari, ma avendo contratto i voti monastici.

Esempi di pene comminate dal Gran Maestro: Qualsiasi crimine commesso da un Templare porta all’immediata espulsione dall’Ordine dei Cavalieri del Tempio, oltre naturalmente alla pena reputata giusta dal Gran Maestro. Spesso i crimini minori vedono l’imputato espulso dall’Ordine e poi inviato in qualche Abbazia dove ritrovare la retta via con un periodo di clausura, dopo il quale potrà decidere se continuare una vita da laico o, più spesso, cercare di entrare in un altro Ordine monastico non combattente.

Nei rarissimi casi di eresia e stregoneria, il Gran Maestro ha sempre condannato i rei alla decapitazione tramite Expiator.

Re Bianco

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