Luogo della prima Cronaca: Marsiglia

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Luogo della prima Cronaca: Marsiglia

Marsiglia è la più popolosa città della Piccola Italia. Abitata da circa quattromila persone e divisa in dodici Quartieri, ha vissuto a lungo in una situazione di relativa pace e prosperità. Mentre buona parte della vecchia città è ormai abbandonata e volutamente rasa al suolo o lasciata a marcire, la zona costiera è stata ristrutturata e cinta da una doppia serie di mura alte tre metri, che inglobano alcune alte costruzioni, utilizzate come torri e punti di vedetta e alcune piccole Chiese in cui vengono officiati i rituali della fede cattolica.

La pietra occorrente per questi lavori è stata prelevata dalla zona periferica della città, demolendo i vecchi edifici e creando nel contempo, attorno alle mura, una zona pianeggiante e priva di asperità ampia alcune centinaia di metri, che facilita l’individuazione di viandanti o nemici in avvicinamento, agevolando la difesa cittadina. La popolazione è protetta da un nutrito numero di Cacciatori di Morti, da ben due Rocche Templari ricavate in vecchie ville abbandonate, di Missionari e da un ingegnoso sistema navale.

La costa antistante Marsiglia, infatti, è dotata di una serie di enormi piattaforme in legno o in lamiera leggera, legate con funi a grandi chiatte o dotate di lunghe file di rudimentali remi. In caso di attacco dei Morti la popolazione è addestrata a raggiungere in pochi minuti i barconi e ad allontanandosi di poche decine di metri dalla riva, divenendo così irraggiungibile ai Morti che, per lo più, non riescono a coordinarsi facilmente in acqua.

Gli uomini armati rimasti sulla terra ferma si occupano dell’eliminazione dei cadaveri. Queste grandi piattaforme galleggianti sono dotate di tettoie sotto le quali sono riposti barili d’acqua dolce e derrate alimentari, e torrette alte pochi metri su cui sono posti modesti telescopi, mitragliatrici e qualche mortaio, da utilizzare nelle situazioni più disperate per dare copertura ai Cacciatori di Morti sulla terraferma.

Purtroppo questo sistema è attualmente fuori uso e si lavora alacremente per trovare i materiali e il modo per renderlo nuovamente efficiente. Nel maggio del 1956, infatti, Marsiglia ha subito un pesante attacco da parte di alcuni esaltati figli del Reich. Giunti nottetempo da mare, su un gruppo di piccole e silenziose barchette, arrivate forse in zona con un mezzo navale militare, sono approdati dodici giovani tedeschi armati, e con loro avevano un vero e proprio mostro.

Questi giovani, senza alcuna divisa né stemma del Reich erano pronti al sacrificio estremo pur di poter infliggere un colpo mortale alla città di Marsiglia. Cosi uccisero le vedette dal mare, con l’uso di fucili di precisione, si divisero in due gruppi e mentre il Kerberus e otto uomini armati spargevano la morte e il caos nella città, altri quattro appartenenti al commando minavano le piattaforme marine, facendole saltare in aria, non prima di aver usato i mortai contro le abitazioni cittadine, causando crolli e morte.

Quella notte molti abitanti di Marsiglia, colti di sorpresa, vennero uccisi e i loro cadaveri continuarono il massacro anche dopo l’uccisione degli infiltrati e del mostro genetico del IV Reich. Fu una notte di terrore e sangue e solo grazie all’organizzazione dei Missionari, al coraggio dei Cacciatori di Morti e alla forza dei Templari, Marsiglia è sopravvissuta.

Marsiglia annovera trai suoi lavoratori un’alta percentuale di contadini e pastori che, scortati dai Cacciatori di Morti, o sempre più spesso dai Missionari, recano ogni mattina nei campi coltivati posti a pochi chilometri dalla città per lavorare fino al tramonto, fornendo sostentamento alla comunità.

Inoltre a Marsiglia è molto sfruttata la risorsa della pesca, che fornisce non solo un alimento per il popolo Marsigliese, ma anche un’ottima merce di scambio con le altre città una volta che il pesce sia stato essiccato o messo sotto sale. Marsiglia ha infatti un mercato insospettabilmente florido e attivo nel commercio di pesce, lana e capi lavorati artigianalmente, così come latte e formaggi.

La città è tradizionalmente in buoni rapporti con i Roma nei quali viene barattato cibo in cambio di armi e munizioni. Anche se i nuovi messi del Sanctum Imperium non vedono di buon occhio questi individui senza Dio, accettano che entrino in città per effettuare i loro scambi solo per non turbare ulteriormente i già precari equilibri cittadini. Marsiglia appoggia apertamente la Resistenza parigina, fornendo mensilmente un emissario della Brigata Montesquiet di stanza a Parigi Est merci quali pesce, formaggi e capi di lana.

Il grande progetto dei frati Benedettini, quello di ripristinare la vecchia linea ferroviaria fino al confine italico, è stato rallentato da incursioni di giovani invasati del IV Reich, ma procede senza ulteriori intoppi grazie all’impiego dei Missionari su tutta la linea e presto permetterà di collegare le città della Costa Azzurra alla penisola italiana in maniera sicura e veloce.

Un evento curioso avvenuto soli pochi mesi fa, nel novembre del ’56, è stato l’arrivo in città di due stranieri provenienti da Ovest. I due, un uomo e una donna, dissero di chiamarsi Coleman e Ruth, e di venire dall’America. L’uomo era ferito ed entrambi vennero alloggiati in una casa libera di Marsiglia e interrogati per giorni dai Templari e dai Padri Semplici. Due settimane dopo l’arrivo degli stranieri venne ordinato il loro trasporto a Roma, per incontrare il Cardinale Santarosa. Ma nella notte Coleman peri, uccidendo Ruth e cancellando nel sangue il loro segreto.

Re Bianco

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