Romaine Brisson

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Romaine Brisson

Romaine Brisson, Cardinale della Piccola Italia

Romaine Brisson è nato il 9 settembre 1896 nel comune di Morgex da una famiglia di pastori, ottavo di undici figli. Vispo, curioso e amante della vita, si ritrova spesso a rimanere nella parrocchia del paese, in quanto affetto da gigantismo e dunque inadatto al lavoro di pastore.

Il parroco del paese, Padre Pietro, intuite le potenzialità di una mente tanto curiosa e portata all’apprendimento, gli insegna a leggere e scrivere. La famiglia di Romaine, per quanto di umili origini decide così di investire sul suo futuro mandandolo a Torino, dove inizia il suo seminato e prende i voti come gesuita. La sua mente brillante gli permette di distinguersi fra i suoi compagni, al punto da essere scelto per proseguire la sua formazione a Roma, chiamato direttamente dal Papa Benedetto XV.

Negli ultimi mesi di seminario conosce Gregorio Santarosa. Non è chiaro tutt’oggi se i due fossero legati o si odiassero dal profondo. Chi li conosceva al tempo ha opinioni discordanti, poiché i due non sono mai stati visti andare d’accordo né condividere alcuna opinione. Ciononostante parevano indivisibili al punto da cercare ossessivamente il reciproco confronto.

C’è chi dice che fossero spiriti affini e uniti da una sincera amicizia, e chi sostiene invece che si siano sempre detestati ma che rispettassero profondamente l’uno l’intelligenza dell’altro, per quanto contrapposte.

cardinal-brisson-sine-requie-live-roma-larp-giochi-di-ruolo-live-2Vescovo di Rieti

Nel 1935 diviene vescovo di Rieti, in aperta rivalità con l’altrettanto giovane vescovo di Viterbo, altro suo ex collega di seminario. Con l’avvento del Giorno del Giudizio la carriera di Brisson prende uno slancio inaspettato. Si ritrova ad essere membro del Concilio Cardinalizio. Partecipa alla stesura delle Bolle Papali fino alla fondazione della Santa Inquisizione nel 1949.

Quest’anno segna il declino definitivo del cardinal Brisson per via delle sue idee distanti dal Concilio ormai dominato dal Cardinal Santarosa e dal suo mentore Michele Lauro. Nel giro di pochi anni Brisson si ritrova sempre più isolato e lontano dai favori papali.

Pare che il punto di rottura sia stato, in realtà, la critica al Dies Redemptionis del ‘47, poiché Brisson, uomo pragmatico, è sempre stato un sostenitore della necessità del progresso tecnologico quale mezzo concesso da Dio agli uomini per difendere il gregge del Signore dalle minacce diaboliche, tanto dai morti quanto dagli infedeli. Si dice sia pronto a tutto per far valere questa sua visione nel Sanctum Imperium.

Nel 1953 diviene Cardinale della Piccola Italia, probabilmente sotto il cordiale suggerimento del Segretario di Stato Vaticano (Gregorio Santarosa). Da allora cerca di governare la regione in accordo con i suoi ideali, cosa che continua ad accrescere le tensioni con Roma.

Al contempo ha stretto una forte sodalizio con Ugo Torris, il Maestro Templare e comandante in capo della Rocca di Avignone. Brisson sa bene quanto i Templari siano importanti nello scacchiere della Piccola Italia e il loro supporto è vitale alla sopravvivenza di tale regione. Inoltre ha stretto una sincera amicizia con un’altra figura di spicco della regione, l’anziano Gesuita Enrico Puddu.

Brisson è arrivato a considerarlo come un mentore e sovente si fa consigliare dalla saggezza del Gesuita.

Il Cardinale Brisson è solo una delle tante figure di spicco della cronaca del Re Bianco, e lui come molti altri li potrete ritrovare già nel prossimo evento TAVERNA dell’8 Settembre Sine Requie Live Roma – Capitolo I, Parte 1 – Alea Iacta Est. Potete partecipare iscrivendovi qui

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